recensioni > cinema   03/02/2004 00:05  
Jackson, Peter - Il Sigore Degli Anelli, Il Ritorno Del Re Squonk

Forse non sono la persona adatta per recensire questo film, so che non sarò certamente obiettivo, visto il mio amore per l'ambientazione fantasy (elfi, nani, maghi e così via), però penso che nessuno come Jackson sia riuscito a trasferire sul grande schermo in maniera così perfetta tutto ciò che Tolkien ha preso in prestito dalle antiche saghe nordiche per darlo in dono al mondo moderno.
Pur amando il fantasy, anche se più come ambientazione che come movimento letterario, devo dire che il cinema non ha mai reso giustizia a questo genere: quel poco che è stato fatto è sempre caduto nel ridicolo o nel banale (basti pensare ai vari Legend o Labyrinth).
Jackson è stato grande in questo: è riuscito a girare un film su maghi, elfi e nani senza cadere nel banale e con questo terzo episodio c'è riuscito alla grande.
Certamente il migliore dei tre film, forse anche per il fatto che è l'unico dei tre ad avere un finale, ad essere un film completo, ma anche per il vorticoso intreccio delle trame dei vari personaggi, che non lasciano un attimo di respiro allo spettatore. Rispetto agli altri due in questo film i personaggi sentono dentro di loro l'angoscia dovuta all’incertezza del loro futuro e per quello della loro terra. Un'angoscia che il regista riesce a descrivere e a trasmettere con grande intensità, anche dopo quello che dovrebbe essere il lieto fine, perchè pur finendo con l'agognata distruzione dell'anello e con amenità varie (matrimoni, feste, ecc.) Jackson cerca di trasmettere l'inquietudine che pervade ancora gli animi di chi un tempo aveva fatto parte della Compagnia, soprattutto in quelle creature che sono per natura allegre e spensierate come gli Hobbit e che per sempre resteranno segnate da quello che hanno vissuto.
Ottimo anche il lavoro di regia di Peter Jackson, molti i riferimenti (od omaggi?) ai grandi del cinema, sopra tutti quello a Kurosawa al quale si è fortemente ispirato per le scene di battaglia; mi sono piaciute anche alcune scene che sono state trasformate in una sorta di "dipinti" talmente i particolari e le luci erano accurati: mi vengono in mente un Gandalf pensieroso seduto accanto ad alcune ceste di legno oppure le sagome controluce di Frodo e Sam con armature di orchi mentre camminano sul Monte Fato.
Insomma un bel film, emozionante fino all'ultimo minuto (non credete a quelli che affermeranno che il finale è un po' noioso); devo dire che quando ho visto l'anello svanire lentamente nella lava mi è venuta un po' di malinconia: il lungo viaggio, che anche per me spettatore è durato ben tre anni, era terminato e, non so perchè, ho sentito che da quel momento sarebbe mancato qualcosa, certamente solo un piccolo tassello ma quel tassello ora non c'era più e lasciava dentro di me un piccolo buco.
Sarò malato :o)


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