Bene bene..per tutti quelli che degli aersmith si ricordano solo I don't want to miss a thing dalla colonna sonora di armageddon eccovi una recensioncella del loro primo album.
è il 1973.
il disco apre con una rombante quanto rockeggiante Make it, davvero carino il ritornello, molto rollingstonesiana, ma con più ordine e con davvero più grinta, un misto di stones led zeppelin e un pochino di sabbath che ci accompagnerà per tutto l'album.
la seconda traccia è somebody, in evidenza il cantato di tyler, molto potente e davvero ben corroborato dalla chitarra del mitico joe perry, con la quale duetta alla deep purple...
il terzo brano è Dream on, nota al grande pubblico per non mi ricordo bene che pubblicità.la canzone è fuori dai loro schemi, ma molto bella e carica, in un crescendo che qualche anno dopo diventerà un marchio di fabbrica di diverse band come gli iron maiden nei loro mid tempo...solo che questa ha dei suoni 70iani e allo stesso tempo molto potenti.emozionante.
è il momento della lunga one way street.dove fa la sua comparsa la taglientearmonica di tyler in un mood molto rhythm and blues, ma con quel che in più che graffia e taglia al punto giusto.
mama kin, rock n roll potente e di gran gusto, fa venir voglia di ballare e di fare head banging allo stesso tempo...qualche anno dopo faranno una cover i guns 'n' roses
write me continua sulla scia del buon rock di ispirazione r'n'b, sembra non convincere, ma ha davvero un buon ritornello che trascina, poi ancora armonica, farà scuola
movin' out, si scolge su un riff di chitarra, doppiato prima dalla seconda chitarra e poi dalla voce, davvero bello con un grande groove, segno distintivo dei grandi musicisti, alcune sonorità di questo brano mi ricordano gli whitesnake di qualche anno dopo.da metà un favoloso ponte in bilico tra i pink floyd e i genesis, ma sempre col già riconoscibile marchio aerosmith.
chiude la cover di walin' the dog di rufus thomas. bella e decisamente rivisitata dai nostri.
insomma un disco da ricordare e da comprare originale, ne vale ancora la pena per molti dischi, credetemi, e questi tra l'altro li trovate a dei prezzi ancora accettabili, perchè i capolavori, purtroppo, si svendono; la merda la pagate.
alla prossima recensione.
-- Corso
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