L'universo è giunto alla fine della sua storia pressochè infinità. Tutta la materia sta tornando indietro per rifondersi nella sfera primordiale del Big Bang. L'umanità nella sua storia è assurta a livelli incredibili di potenza e capacità, ma è ripiombata anche innumerevoli volte nella barbarie. Come ora. E qui Deyv della tribù della Tartaruga viene mandato a cercare moglie fuori dal villaggio. Un viaggio non privo di pericoli a causa di tutti gli animali alcuni simili ai loro progenitori ancestrali, altri creati dagli Antichi (le civiltà precedenti alla caduta), altri sviluppatesi da sole. Ma accade l'imprevisto: il suo uovo dell'anima, un oggetto che rappresenta l'essere umano, viene rubato da un misterioso ladro! Così Deyv si getta al suo inseguimento. E troverà una compagna che ha subito un identico furto. Troverà dei saggi consiglieri in Sloosh l'Archerri, un uomo-pianta, e nella shemibob, un essere proveniente da lontane galassie. E scoprirà che il mondo è ben diverso da quello che immaginava, oltre riuscire a trovare un modo per salvare se stesse e l'umanità dalla fine che sembra sempre più imminente.
Un bel romanzo che mischia avventura e fantascienza, ambientato in un futuro così lontano che nessun autore aveva mai immaginato. E riflette anche su quanto effimera sia la nostra civiltà, pronta a crollare nuovamente nelle barbarie (ricordiamo che è stato scritto durante la guerra fredda e l'incubo atomico). Abile nel tratteggiare i caratteri e i pensieri dei protagonisti, a farli evolvere esprimendo implicitamente la domanda: Ma TU, lettore, sei uscito dalla tua tribù o sei ancora rinchiuso nel tuo piccolo mondo?
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