Una novità, il primo libro di una triologia (La triologia di Bartimeus) uscito da un mesetto in Italia. Chi l'ha definito "una nuova pietra miliare del fantasy" non ci è andato lontano a mio avviso. Vi siete sempre chiesti cosa cavolo sia la magia? Volete sapere da dove proviene il potere di un mago? Ma dai "demoni" naturalmente! Un mago è tanto più potente quanto più potente è la creatura che può evocare! Folletti, Foiot, jinn, afrid e marid. Più moltri altri esseri che è meglio non conoscere! Con una sottile ironia tutta inglese, ecco che Stroud ci illustra questi poteri grazie alla doppia visione dell'apprendista mago Nathiael e del Jinn da egli evocato, ironico, scanzonato, dissacratore: Bartimeus.
La trama in breve. Nathiael è un ragazzo apprendista mago, molto molto precoce. Per vendicarsi del potente mago Simon Lovelace e del suo maestro inetto Arthur Undertwood sfrutta i suoi studi per evocare un jinn di media potenza, Bartimeus. Con il suo aiuto ruba un amuleto (l'amuleto di samarcanda appunto) a LoveLace che progetta un colpo di stato (il governo inglese è in mano ai maghi) con esso. Da qui iniziano le peripezie della coppia Apprendista-Jinn, coppia loro malgrado costretta a collaborare. Un voto a questo libro? 9 pieno!
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